Pietra Lapis

LAVORAZIONE DELLA PIETRA LAPIS

Pietra Lapis a Tivoli

La Storia della Pietra Lapis

I Romani fecero di Roma la città più bella e ricca del mondo, con edifici e decorazioni stupende, sia per la mole che per la raffinatezza. Purtroppo si fa fatica a comprendere attraverso i resti quanto Roma fosse splendida. Ogni straniero che giungesse all'Urbe rimaneva stupito ed estatico di fronte a tanta monumentale bellezza, ma nonostante la odierna civiltà che è giunta a produrre i grattacieli, nulla sarebbe di fronte alla bellezza e grandezza di una civiltà di duemila anni fa.
I romani per abbellire Roma cavarono grandissime quantità di marmo in tutto l’impero, razionalizzarono lo sfruttamento delle risorse e industrializzarono la produzione dei manufatti marmorei. Furono inoltre i primi a usare il marmo in lastre (opus sectile) per le applicazioni murarie (sectilia), per la semplice ragione che i romani avevano inventato il cemento, necessario per incollare le tavole di marmo a pareti o pavimenti. Inoltre, il marmo tagliato era più facile da trasportare rispetto ai blocchi interi.

I marmi antichi usati nella produzione dei pavimenti furono soprattutto rosso porfido, verde serpentino, giallo antico, bianco e pavonazzetto, a mo' da sembrare un tappeto gigantesco a disegni geometrici, come si vede tutt'ora nel Pantheon, o a formare dei disegni, variando i colori per ottenere toni sfumati dallo scuro al chiaro, lasciando il primo al centro della composizione.
L'uso esteso del marmo iniziò nel I° sec. a.c. a Roma, per iniziativa di Augusto, che fece erigere o ricoprire di marmo tutti gli edifici pubblici. Si importarono marmi, oltre che dal suolo italico, da Spagna, Gallie, Grecia, Asia Minore, Egitto, Tripolitania, Numidia, Mauritania. Non esiste, in pratica, marmo della più remota località dell’impero che non sia stato impiegato a Roma o di cui non si sia rinvenuto qualche frammento negli scavi.
Nel corso del I sec. iniziò lo sfruttamento delle cave di Luni (marmo lunense, oggi "marmo di Carrara"), che rappresentava un buon sostituto, con minori costi di trasporto, dei marmi bianchi importati dalla Grecia. Con la conquista dell’Egitto intorno al 40 a.c., i Romani portano a Roma opere e manufatti egiziani, tra i quali gli obelischi di Trinità dei Monti e di S.Giovanni in Laterano, alto 32 m., costituiti da Sienite (granito alcalino). L’estrazione dei graniti, alabastri, porfidi e marmi dell’alto Egitto diventa talmente intensa che Cesare istituì una tassa, detta "columnarium", per ciascuna colonna importata a Roma. Da allora, oltre 50 varietà furono conosciute e moli speciali vennero attrezzati lungo le rive del Tevere per le importazioni da tutto l'Impero.
Iniziò così l'importazione delle pietre egiziane, le cui cave passarono dalla proprietà dei sovrani tolemaici, alla proprietà imperiale, e che pertanto furono utilizzati solo nei più importanti monumenti pubblici voluti dall'imperatore (porfido rosso antico, vari tipi di graniti, basanite, vari tipi di alabastri). La proprietà imperiale delle cave assicurava la disponibilità dei materiali necessari nei grandi programmi di edilizia pubblica, mentre ciò che avanzava veniva rivenduto a caro prezzo per l'uso privato. Si diffusero in particolare le lastre per il rivestimento delle pareti interne e dei pavimenti, e i fusti di colonna in diversi marmi colorati, che arricchivano gli spazi interni dei monumenti pubblici e delle case più ricche.
Nel corso del I sec. iniziò lo sfruttamento delle cave di Luni (marmo lunense, oggi "marmo di Carrara"), che rappresentava un buon sostituto, con minori costi di trasporto, dei marmi bianchi importati dalla Grecia. Con la conquista dell’Egitto intorno al 40 a.c., i Romani portano a Roma opere e manufatti egiziani, tra i quali gli obelischi di Trinità dei Monti e di S.Giovanni in Laterano, alto 32 m., costituiti da Sienite (granito alcalino). L’estrazione dei graniti, alabastri, porfidi e marmi dell’alto Egitto diventa talmente intensa che Cesare istituì una tassa, detta "columnarium", per ciascuna colonna importata a Roma. Da allora, oltre 50 varietà furono conosciute e moli speciali vennero attrezzati lungo le rive del Tevere per le importazioni da tutto l'Impero.

Iniziò così l'importazione delle pietre egiziane, le cui cave passarono dalla proprietà dei sovrani tolemaici, alla proprietà imperiale, e che pertanto furono utilizzati solo nei più importanti monumenti pubblici voluti dall'imperatore (porfido rosso antico, vari tipi di graniti, basanite, vari tipi di alabastri). La proprietà imperiale delle cave assicurava la disponibilità dei materiali necessari nei grandi programmi di edilizia pubblica, mentre ciò che avanzava veniva rivenduto a caro prezzo per l'uso privato. Si diffusero in particolare le lastre per il rivestimento delle pareti interne e dei pavimenti, e i fusti di colonna in diversi marmi colorati, che arricchivano gli spazi interni dei monumenti pubblici e delle case più ricche.

La Pietra Lapis e le sue caratteristiche


La Pietra Lapis è una pietra calcarea con occhi subvoidali beige chiaro con dimensioni di pochi centimetri inseriti in un fondo giallo questo dato dalla millenaria stratificazione e sedimentazione della roccia sabbiosa
Il Fondo è attraversato da una trama irregolare di stiloliti di colore giallo intenso.
Segagioni:
Nel taglio dei blocchi in lastre può essere tagliato al contro e al verso denominando con quest’ultimo taglio “ONDA CHIARA” il materiale.
Trattamenti:
La Pietra Lapis per la sua finitura geologica trova le seguenti tipologie di lavorazioni: Resinatura – Levigatura – Lucidatura – Spazzolatura – Antichizzazione – Bocciardatura – Elementi a sbalzo.
Principali Applicazioni Interne:
Per la sua colorazione e la finitura geologica trova all’interno delle abitazioni sia uso commerciale che domestico come: Pavimentazione – Rivestimenti – Lavabi e Vasche da Bagno – Ripiani di Cucine – Scale.
Principali Applicazioni Esterne:
All’esterno viene utilizzato per tutti gli usi sia arredo edilizio privato che pubblico sia di arredo urbano.

ESPANSIONE  TERRITORIALE  COSTANTE

Cega è affermata su tutto il territorio laziale e nazionale grazie alla migliore fornitura all’ingrosso di marmi e affini.
Siamo in continua espansione ed evoluzione, anche verso i paesi emergenti del Medio Oriente.

Inserisci i tuoi dati qui sotto e ti ricontatteremo al più presto.

Share by: